Lo Squalo Volpe
Lo squalo volpe (o Alopias vulpinus) raggiunge i 6 metri di lunghezza e i 250 kg di peso.
L’ esemplare più lungo ha raggiunto i 7,60 metri, mentre quello più grande i 510 kg.
Ciò che colpisce di questo squalo è la pinna caudale, che può essere lunga quanto tutto il corpo e presenta un’ espansione triangolare sulla parte finale. Tale pinna permette allo squalo di stordire e catturare le prede: si nutre di piccoli pesci, calamari e altri invertebrati pelagici.
E’ un ottimo nuotatore. E’ possibile osservarlo sia in coppia sia in piccoli gruppi. E’ un predatore, ma spesso può cadere preda di altri squali più grandi o di orche.
E’ una specie diffusa in tutti i mari temperati e subtropicali del mondo. Si trova nelle Antille, in Brasile e Argentina, in Sudafrica, in Giappone e Nuova Zelanda. E’ possibile trovarlo anche nel Mar Mediterraneo. Questa diffusione così ampia è dovuta al fatto che gli squali volpe sono animali che compiono lunghe migrazioni, nella maggior parte dei casi per seguire le prede.
Non costituiscono un pericolo per l’uomo: tendenzialmente non attaccano perché non lo vedono come fonte di cibo, ma potrebbero infliggere gravi ferite attraverso la coda o i denti.
Al contrario, l’ uomo costituisce un pericolo per lo squalo volpe: sono spesso vittime per la commercializzazione delle loro pelli e degli estratti del loro fegato. Non solo, spesso, sono pescati involontariamente durante la cattura dei pesce spada. Altro pericolo è dato anche dalla pesca sportiva: lo squalo volpe è ritenuto un ambitissimo trofeo in California, Sudafrica e Nuova Zelanda.
Tutti questi fattori hanno fatto sì che l’IUCN dichiarasse tale squalo “vulnerabile”: alcuni governi hanno imposto precise regolamentazioni per non intaccare ulteriormente le popolazioni e far sì che gli squali si riprendessero numericamente.
FONTE: www.wikipedia.it