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Alimentazione

L’utilità delle alghe

1 settembre 2014 Alimentazione
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Le alghe sono ricche di proteine (soprattutto la spirulina), di carboidrati (soprattutto la kombu) e sono ricchissime di sali minerali e di oligoelementi, in particolare iodio ferro e calcio.

L’elevato contenuto di iodio rende queste «verdure di mare» particolarmente utili in tutti i casi in cui venga richiesta una terapia iodica, ma vengono utilizzate solo sotto controllo medico nei casi di ipertiroidismo o di tiroiditi di hashimoto.

Notevole è anche il loro patrimonio vitaminico. Oltre al discreto contenuto di vitamina B1, B2 e C, le alghe costituiscono una preziosa fonte della rarissima B12, pressoché assente nei vegetali di terra ferma.

Facciamo alcuni esempi di utilità terapeutica delle alghe.
Se compare stitichezza si preparerà una bevanda a base di alga agar agar (scioglierne un cucchiaino in una tazza di succo di mela senza zucchero, portare a ebollizione per un paio di minuti, spegnere il fuoco e bere tiepido, prima che diventi una gelatina), tutte le sere per una settimana.

Nei casi di morbo di crohn o di intestino irritabile può esser utile fare il brodo vegetale utilizzando anche uno o due centimetri di alga Wakame (si trova secca nei negozi di cibi naturali), che contiene mucillagini lenitive per la mucosa intestinale.

Le alghe contengono l’importantissimo l’acido alginico: una forte sostanza collosa che ha lo scopo di sostenere la pianta e renderla flessibile; non è digeribile ed ha una forte azione chelante, cioè si lega con i metalli pesanti e le sostanze tossiche presenti nell’organismo e permette quindi di eliminarli tramite le feci.

 

Dott.ssa Valentina Parisani 
Biologo - Nutrizionista 
Dottore di ricerca in “Obesità e Patologie Correlate"