Il cavolo
Contengono indolo-glucosinolati, potenti pesticidi naturali che la pianta utilizza per difendersi da parassiti e funghi.
Per l’ uomo, invece, si tratta di potenti sostanze antitumorali: durante la digestione i glucosinolati si scindono in tiocianati che contrastano la formazione di cellule cancerose e inducono la morte delle cellule tumorali già formate.
La ricchezza in minerali e vitamine, inoltre, fa dei cavoli alimenti particolarmente indicati in caso di anemia, e nelle fasi di recupero immediatamente successivo a malattie affaticanti.
In medicina popolare il cavolo viene utilizzato come antinfiammatorio e in caso di ascessi, artrosi, artriti, foruncoli, cistiti, emorroidi, faringiti, astenia generale.
Un’ altra proprietà dei cavoli è quella antiulcera, dovuta alla presenza del gefarnato, una sostanza che agisce come rinforzante sulla mucosa dello stomaco, proteggendola dagli acidi.
Dal punto di vista nutrizionale, i cavoli danno uno scarso apporto calorico, mentre sono ricchi di vitamina C, acido folico e minerali, che però vanno in parte persi, così come le sostanze antiulcera, con la bollitura. Per questo motivo, si consiglia la stufatura, quando possibile, e se ne raccomanda un uso anche crudo, in insalata. Gli indolo-glucosinolati hanno però anche effetti negativi . Uno di questi è un leggero effetto inibitorio sulla funzionalità della tiroide. In particolare sembrerebbero inibire la secrezione della tiroxina e sembrerebbero svolgere un’ azione chelante ( catturano) sullo iodio rendendolo indisponibile. Si tratta quindi di alimenti “gozzigeni” SOLO se vengono utilizzati crudi e se il loro consumo è notevole e prolungato.
Dott.ssa Valentina Parisani Biologo - Nutrizionista Dottore di ricerca in “Obesità e Patologie Correlate